UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Terza Domenica di Pasqua

Dal Repertorio Nazionale Nei cieli un grido risuonò (RN 180) Testo: G. StefaniMusica: G. Greiter (Strasbourg 1525)Fonti: EllediciUso: ingresso, offertorio, comunioneForma musicale: corale  1.      Nei cieli un grido risuonò: alleluia!Cristo Signore trionfò: alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia! 2.      Morte di croce egli patì: alleluia!Ora al suo cielo risalì: alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia! 3.      Cristo ora è vivo in mezzo a noi: alleluia!Noi risorgiamo […]
14 Febbraio 2012

Dal Repertorio Nazionale

 
Nei cieli un grido risuonò (RN 180)
 
Testo: G. Stefani
Musica: G. Greiter (Strasbourg 1525)
Fonti: Elledici
Uso: ingresso, offertorio, comunione
Forma musicale: corale
 
 
1.      Nei cieli un grido risuonò: alleluia!
Cristo Signore trionfò: alleluia!
Alleluia, alleluia, alleluia!
 
2.      Morte di croce egli patì: alleluia!
Ora al suo cielo risalì: alleluia!
Alleluia, alleluia, alleluia!
 
3.      Cristo ora è vivo in mezzo a noi: alleluia!
Noi risorgiamo insieme a lui: Alleluia
Alleluia, alleluia, alleluia!
 
4.      Tutta la terra acclamerà: alleluia!
Tutto il tuo cielo griderà: alleluia!
Alleluia, alleluia, alleluia!
 
5.      Gloria alla Santa Trinità: alleluia!
Ora e per l’eternità: alleluia!
Alleluia, alleluia, alleluia!
 
 
Il testo
 
Il testo di questo canto ribadisce con forza, ma con semplicità, la verità su cui si fonda il nostro essere cristiani: la morte e risurrezione di Cristo. La gioia pasquale è testimoniata nella reiterazione della parola Alleluia: ben cinque volte in ogni strofa, come il numero delle strofe. È come se, dopo il lungo periodo della Quaresima in cui si è taciuta questa parola di assenso profondo, la gioia incontenibile del cuore esplodesse nel poterla finalmente ripetere più e più volte. I versi in rima baciata, aiutano a memorizzare il testo che contiene i precetti fondamentali. Le strofe presentano la presenza di Cristo ieri, oggi, domani: il nostro tempo acquista significato solo in relazione al progetto salvifico di Dio che si è incarnato in Cristo Gesù. La prima e la seconda strofa sono la cronaca di un fatto certo: Cristo Signore trionfò sulla morte e risalì al Padre dopo aver patito la morte di croce. La descrizione ci porta al momento ieri, importante per l’inizio del compimento della salvezza. È quasi come cantare il testo parafrasato di S. Paolo nella Lettera agli Efesini (Ef 1,20):la straordinaria grandezza della Sua potenza verso di noi credenti secondo l’efficacia della Sua forza che Egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla Sua destra nei cieli(…). Il racconto dell’angelo che dichiara la scomparsa del corpo di Cristo perché risorto ( Mt 28,6-7) collega immediatamente il passato con il presente della terza strofa: Cristo è vivo in mezzo a noi. Proprio la terza strofa è il centro del testo, è l’oggi, l’attuazione concreta, attuale della morte e resurrezione di Gesù come progetto di salvezza, l’azione che si compie nella liturgia della Messa: Cristo è vivo in mezzo a noi, noi risorgiamo insieme a Lui. Cristo è la vera spinta per il nostro presente, il motore della nostra vita, la via che dobbiamo percorrere per giungere al Padre (Rm 6, 3-5). La quarta e la quinta strofa sono il domani, ossia il compimento della promessa di salvezza. I verbi al futuro e la glorificazione al presente mettono in relazione la certezza di oggi della salvezza di domani e confermano il nostro riconoscere in Cristo Dio Padre incarnato, e la realtà divina Una e Trina: le tre Persone sante realizzano il progetto divino della salvezza per tutta l’umanità.
 
 
La musica
 
Il canto è in forma di corale, ma richiede una esecuzione di tipo responsoriale: un solista propone e l’assemblea risponde con l’Alleluja che diventa un vero e proprio ritornello. La melodia, semplice e lineare, se la si pensa aderente solo al testo, ricorda la melodia di alcuni canti gregoriani più antichi, ma non è escluso che prima di diventare un corale abbia trovato spazio anche in contesti profani.
L’accompagnamento, utilizzando accordi e cadenze dell’armonia classica, accentua il senso di sicurezza del fedele che celebra la gioia pasquale; ogni sperimentazione moderna o aggiunta di note dissonanti in eventuali discanti o negli interludi sono fuori luogo: meglio conservare lo stile proprio del canto.
 
 
Quando e come utilizzarlo
 
Il canto è particolarmente idoneo come canto di ingresso per tutto il periodo pasquale, in quanto introduce efficacemente il senso della festa e tiene vivo il senso della Pasqua, ma mantiene stessa efficacia per tutti i canti processionali e quindi per la presentazione delle offerte e per la comunione. Il testo, come già detto, presenta un legame temporale tra le strofe che è bene conservare. Proprio nella linearità e semplicità di questo canto si nasconde il rischio della monotonia anche se non si presenta eccessivamente lungo. Si possono, però, operare alcuni accorgimenti: l’utilizzo di diversi solisti per evidenziare i tre momenti temporali suggeriti dalle strofe (un solista che canti le prime due, un altro solista che canti la terza e la schola o i due solisti insieme che intonano le ultime due), l’introduzione di brevi interludii strumentali - eseguiti dall’organo - tra la seconda e la terza strofa e tra la terza e la quarta, l’introduzione di altri strumenti musicali.
 
 
La liturgia della Parola
 
 
 
Per Celebrare
 
Dalla Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis (16 gennaio 1988)
100. La celebrazione della pasqua continua nel tempo pasquale. I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di risurrezione alla domenica di pentecoste, si celebrano nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come «la grande domenica».
 
 
Suggerimenti per l’animazione musicale
 
Canto di ingresso: Sono risorto (RN 188)
Aspersione: Sorgente d’acqua (RN 161)
Gloria: Gloria a Dio (RN 6)
 

Salmo responsoriale: testo e partitura (pdf)   -   musica  (mp3)

 
Acclamazione al Vangelo: Alleluia pasquale (RN 11)
Professione di fede: Io credo in Dio - Simbolo apostolico (RN 18)
Preghiera universale: Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (RN 19)
Presentazione delle offerte: Nei cieli un grido risuonò (RN 180) oppure solo organo
Santo: Santo (RN 25)
Mistero della fede: Annunciamo la tua morte, Signore (RN28)
Amen della dossologia: Amen! (RN31)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione all’embolismo: Tuo è il regno (RN 35)
Frazione del pane: Agnello di Dio (RN 37)
Comunione:O Tempio dell’Altissimo (RN 202)
Canto dopo la comunione: Gioiosi cantiamo (RN 355)