UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

14 aprile – III Domenica di Pasqua

La Chiesa è una comunità di persone uniche: nessuno può fare a meno dell’apporto dell’altro e ciascuno è attento ai bisogni dell’altro. Il Signore prepara il cibo per chi ha lavorato ma non trascura il contributo di ciascuno.Gli apostoli sono confusi: la Maddalena ha detto che la tomba era vuota, è apparso ad altre donne; […]
31 Gennaio 2013
La Chiesa è una comunità di persone uniche: nessuno può fare a meno dell’apporto dell’altro e ciascuno è attento ai bisogni dell’altro. Il Signore prepara il cibo per chi ha lavorato ma non trascura il contributo di ciascuno.
Gli apostoli sono confusi: la Maddalena ha detto che la tomba era vuota, è apparso ad altre donne; per non parlare dei due discepoli che hanno addirittura camminato con Lui, che gli ha spiegato l’intera vicenda del Maestro alla luce della Scrittura ed hanno raccontato di come si è svelato spezzando il pane. Ma c’è anche tanta delusione: tre anni passati con una persona straordinaria che ha detto cose meravigliose, finiti in quel modo, inchiodato su una croce. Meglio tornare a pescare! Non pescano nulla, ma, di giorno, dalla spiaggia un uomo li invita gettare la rete: si fidano e pescano un’infinità di pesci. Il discepolo amato, allora, riconosce il Signore. Arrivati a terra trovano il pane e una graticola con del pesce che si sta cuocendo; Gesù chiede loro del pesce pescato. Sulla barca sono presenti sette discepoli, segno della completezza di questo gruppo di delusi. Ma in loro possiamo riconoscere alcuni tipi di cristiani: quelli con una fede piena di dubbi (Tommaso), quelli un po’ intransigenti (i figli di Zebedeo), quelli legati alle tradizioni (Natanaele), quelli che sono sempre un passo avanti agli altri (il discepolo amato), quelli che alla prima difficoltà rinnegano la propria fede (Pietro) e i cristiani anonimi, quelli che si mimetizzano con gli altri. Nella Chiesa nessuno manca! Perché la comunità cristiana sia santa, Gesù ci fa trovare tutto il necessario, ma ha bisogno anche di noi: se manca il nostro lavoro, la nostra pesca, sulla griglia rimane un vuoto, che non potrà mai essere riempito da nessun altro. I pesci sono i talenti che il Padrone ci ha consegnato (Mt 25,14-30); la comunità, gli altri, le persone che Dio ci fa incontrare ogni giorno, sono non solo la banca dove trafficare questa moneta perché fruttifichi e aumenti di valore, ma anche sono “l’estratto conto” che ci viene richiesto, e non solo nell’ultimo giorno.