UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Caritas

La Parola che trasformaLe rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per […]
6 Novembre 2012
La Parola che trasforma
Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
 
 
Noi crediamo
Volle il Padre delle misericordie che l’accettazione di colei che era predestinata a essere la Madre precedesse l’Incarnazione, perché così, come la donna aveva contribuito a dare la morte, la donna contribuisse a dare la vita.
(Lumen Gentium 56, in CCC, 488)
 
 
Con le mie opere ti mostrerò la mia fede
Sempre più famiglie italiane diventano povere: è il triste dato del rapporto dell'ISTAT. Ci si rende conto che l'azione delle nostre comunità parrocchiali diventa sempre più di frontiera. Un limite che spinge avanti l'operare dei Centri d'Ascolto delle comunità parrocchiali o diocesane, nel sostenere il bisogno di quanti vivono in situazioni precarie.
Ecco la testimonianza di Emilia (nome convenzionale), con cinque figli, che il marito ha abbandonato per andarsene non per una nuova relazione, ma perché stanco di responsabilità familiari, per intraprendere una vita da clochard. Vittima o carnefice di un sistema?
Quando accogliemmo Emilia nel centro d'Ascolto diocesano, e ascoltammo la sua storia di vita, ci rendemmo conto di trovarci davanti forse alla prima e non ultima storia di vita generata da un sistema economico che allarga la sua forbice: ricchi da una parte e poveri dall'altra, sempre più immersi nella loro situazione di povertà.
Ci raccontò che il marito con una telefonata aveva salutato lei e i suoi cinque figli, dicendo che da domani ci doveva pensare lei da sola. Lui era stanco di una vita con lavori saltuari e sempre in nero, un continuo sfruttamento sul lavoro e senza alcun diritto; alla fine ha scelto di abbandonare tutto.
L'avvento, tempo di attesa e di speranza, ha generato nel cuore di Emilia, grazie al calore dell'incontro con i volontari in Caritas diocesana, la reale possibilità di accedere al prestito della speranza, e non alla speranza di un prestito, che si è concretizzata recentemente, quando con i primi soldini ha potuto regolarizzare quanto aveva in pendenza, da quando il marito l'ha lasciata. Avvento, tempo per donare e ricevere un sorriso. Avvento, tempo per Emilia di ritrovare un po' di serenità per sé e per suoi piccoli. Certamente rimane ancora una “pendenza”, l'amore di un padre... Chissà se questa volta sulla strada di casa ci sia un padre prodigo…
 
don Alessandro – Nocera Inferiore/Sarno
 
Mi impegno
Ad aiutare le donne che fanno fatica a trovare il tempo per il lavoro, per la cura dei bambini, mettendo a disposizione il mio tempo libero.
A conoscere e sostenere i progetti – come il Prestito della Speranza – che cercano di attutire i danni che la crisi provoca nel nostro Paese.