UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Caritas

La Parola che trasforma È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore […]
14 Novembre 2012
La Parola che trasforma
 
È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. (Lettera di San Paolo a Tito 2,11-14)
 
 
Noi crediamo
 
San Giovanni Crisostomo lo ricorda con forza: “Non condividere con i poveri i propri beni è defraudarli e togliere loro la vita. Non sono nostri i beni che possediamo: sono dei poveri”. “Siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia perché non si offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia. (CCC, 2446)
 
 
Con le mie opere ti mostrerò la mia fede
 
Passiamo e da lontano sembrano montagne di sassi, curioso, ma nulla di che. Guardiamo meglio: conchiglie! Ci fermiamo e ci avviciniamo. Conchiglie enormi e stupende, rosa e bianche, vuote e sporche. Pian piano ci circondano un po’ di bambini e di adulti incuriositi, “Dei bianchi? Da queste parti? Cosa vorranno mai?”. Il villaggetto di pescatori è in subbuglio, dalle case ci osservano tutti. Loro mangiano l’interno della conchiglia, e della conchiglia non sanno che farsene. Decidiamo di raccoglierne un po’ per fare dei regali, abbiamo dei sacchetti e le mettiamo lì. Pian piano un bimbo segue il nostro esempio e ci mostra conchiglie ancora più belle che non avevamo notato sotto le altre, gli porgiamo il sacchetto e ce le infila dentro. Allora tutti gli altri bimbi si mettono a raccogliere e alla fine ci ritroviamo con un sacco di sacchetti pieni. Contenti del nostro bottino decidiamo di andarcene. I bimbi ci salutano senza chiederci niente, contenti di averci aiutato. Perfino la gente dalle case ci saluta senza chiedere niente. Per loro è un giorno diverso dal solito, sono già contenti di questo. Non hanno acqua, non hanno soldi, mangiano solo pesce e molluschi tutti i giorni. Ma non chiedono nulla. Sono abituati così. E quando si è abituati, ci si adatta, e si reagisce man mano che le cose succedono: vivi alla giornata, non dice forse così anche il Vangelo? Il mare porterà il tuo cibo, e se piove l’acqua arriverà...e se non piove si aspetterà.
 
Irene – Haiti
 
Mi impegno
 
Ad approfondire la mia fede e le motivazioni della condivisione e del servizio cui sono chiamato.
A credere nella provvidenza di Dio che supera ogni limite mio e della comunità.