Elenco delle attività in programmazione per il periodo estivo e autunnale del 2023 da parte dell’Ufficio Liturgico Nazionale.
Il canto che qui si propone è frutto di un Concorso interno al Coperlim, a cui hanno partecipato sia gli alunni in corso sia coloro che già hanno ottenuto il Diploma Coperlim nella classe di Composizione per la Liturgia.
La nostra vita non è un susseguirsi casuale e caotico di eventi ma un percorso che, di Pasqua in Pasqua, ci conforma a Lui nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo» (Desiderio desideravi, 64).
Quest’anno la Settimana Liturgica Nazionale viene ospitata dal 22 al 25 agosto nella nostra Chiesa particolare di Salerno e, ispirandosi al Cammino Sinodale, avrà come tema generale: “Ministeri al servizio della Sinodalità”. Le Settimane Liturgiche Nazionali hanno avuto inizio nel 1947 e si sono rivelate occasione importante di crescita nella formazione liturgica per tutta la Chiesa italiana.
“La celebrazione della Pasqua del Signore sia fonte di pace per la nostra umanità.”
Auguri da don Mario e dai collaboratori dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI
Tra i promotori e docenti del Corso di Perfezionamento Liturgico Musicale della Conferenza Episcopale Italiana; autore, ideatore e compositore di molteplici canti e musica liturgica che hanno reso esemplari le liturgie della Chiesa italiana; da sempre prezioso collaboratore dell’Ufficio Liturgico Nazionale anche nelle ultime opere.
Le proposte contenute in questo Orazionale, senza voler rispondere a tutte le attese delle nostre assemblee, intendono indicare una via che vuole essere rispettosa delle esigenze liturgiche e favorire una regolata creatività, che sappia interpretare a sua volta la sensibilità della Chiesa in cammino nel tempo.
La gioia del cristiano scaturisce dall’ascolto e dall’accoglienza della Buona Notizia della morte e risurrezione di Gesù: il kerygma. Esso riassume il Mistero di un amore «così reale, così vero, così concreto, che ci offre una relazione piena di dialogo sincero e fecondo» (Esort. ap. Christus vivit, 117).