UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Contributo del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

Riflessione Questo brano interpella ciascuno di noi, tentato di instaurare con Dio la legge del mercato, di rinnovare in sé l’eterno errore di pensare che Dio, il suo amore, la salvezza si possano meritare. Dio non si merita, si accoglie. La croce di Cristo è gratuità assoluta. Il capovolgimento portato da Gesù è un Dio che […]
31 Gennaio 2012
Riflessione
 
Questo brano interpella ciascuno di noi, tentato di instaurare con Dio la legge del mercato, di rinnovare in sé l’eterno errore di pensare che Dio, il suo amore, la salvezza si possano meritare. Dio non si merita, si accoglie. La croce di Cristo è gratuità assoluta. Il capovolgimento portato da Gesù è un Dio che non chiede più sacrifici, ma che sacrifica se stesso per noi, prende su di sé il male e lo porta fuori dal mondo, fuo­ri dal cuore, lo inchioda sul­la croce. Dio non si lascia mai comprare e ciò che veramente conta, nei rapporti con Dio, è il principio della pura gratuità. 
Quante volte cerco di convincere Dio ad ascoltarmi, gli offro qualcosa che lo possa piegare alla mia volontà. Anche oggi succede così: partecipiamo a Messe noiosissime, facciamo qualche offerta, pratichiamo faticosamente qualche fioretto con la segreta speranza che Dio possa ascoltarci. È sempre così distratto, Dio, che si sia dimenticato di me? Non è ad un despota da corrompere, né ad un potente lunatico che ci rivolgiamo nella preghiera, ma al Dio di Gesù, che vuole abitare il tempio del nostro cuore, che vuole che la Sua Casa non diventi un luogo di mercato, ma una luogo dove si sperimenta il suo amore, l’amore di un Padre che sa di cosa hanno bisogno i propri figli! “Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo” (Gv 2, 25)
 
 
Provocazione
 
“Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio” (Gv 2, 15)
Gesù oggi si arrabbia: lo sentiamo vicino a noi.
Il problema è che spesso noi ci arrabbiamo per cose da nulla o per piccole incomprensioni. Quello di Gesù è uno sdegno che nasce da un cuore innamorato di Dio e della sua casa, del suo tempio. Cosa scatena l’ira di Gesù? La logica che sta sotto la presenza di quei banchi e delle offerte: il mercato, lo scambio. Io do’ una cosa a Dio e Lui, che è buono, sicuramente mi darà quello che cerco o magari qualcosa di più. Cerco di piegare Dio con i miei doni perché faccia quello che io desidero e Gesù si arrabbia! Non è questo il modo di accostarsi a Dio! Gesù ci ha insegnato che siamo figli di Dio e non clienti che “paghiamo” ciò che chiediamo.
Riusciremo ad uscire dallo schema di un Dio “commerciante” per entrare nella logica di un Dio che si dona senza riserve? La logica interessata e strumentale “io ti do affinché tu mi dia” quanto è presente nelle mie relazioni con gli altri?
 
 
Attività
 
Adolescenti
Nella mia giornata darò maggiore spazio alla preghiera intesa come momento di incontro e di dialogo con Dio Padre.
Cerco di conoscere le associazioni di volontariato della parrocchia e del mio paese/città.
Dono un po’ di tempo durante la settimana per visitare e aiutare qualcuno.
 
Giovani 
Con l’aiuto degli educatori e del gruppo, cercherò di scoprire nel territorio parrocchiale situazioni di vita in cui le relazioni si basano sulla legge di mercato e attraverso azioni concrete cercherò di “cacciare fuori” questo stile attraverso gesti di gratuità, di accoglienza reciproca, di per-dono.
Prendo informazioni presso la Caritas sull’anno di servizio civile
Cerco di conoscere le esperienze che operano nei paesi poveri (religiosi/e; sacerdoti e famiglie fidei donum; ONLUS …)