UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Contributo della Caritas

La prima forma di carità crediamo sia quella di individuare, leggere e studiare le varie forme di povertà del territorio, ma anche le risorse che questo possiede e che possono supportarci. Oggi le povertà maggiori che la nostra comunità vive riguardano la famiglia: separazioni e malattia, solitudine e abbandono.La risposta per tutto ciò la troviamo […]
31 Gennaio 2012
La prima forma di carità crediamo sia quella di individuare, leggere e studiare le varie forme di povertà del territorio, ma anche le risorse che questo possiede e che possono supportarci. Oggi le povertà maggiori che la nostra comunità vive riguardano la famiglia: separazioni e malattia, solitudine e abbandono.
La risposta per tutto ciò la troviamo nel sostegno della preghiera. Nella partecipazione alla Celebrazione Eucaristica e alle altre azioni liturgiche della Parrocchia portiamo le sofferenze e le difficoltà delle famiglie perché il Signore le sostenga e le aiuti a superare le difficoltà, ma portiamo anche le gioie e le speranze, la condivisione, l’abbraccio e il sostegno che la comunità tutta ci offre per proseguire nel nostro servizio di animatori della carità.
La nostra presenza nella Parrocchia e nel quartiere vuole ricordare a tutta la comunità che vivere il Vangelo trasforma la nostra vita e che se ci facciamo poveri nel cuore, sapremo capire gli altri, diventeremo più solidali, meno chiusi in noi stessi e aperti all’amore verso i nostri fratelli.
 
Una parrocchia di Matera