Alleluia! La Santa Pasqua (RN 167)
Testo: liturgia
Musica: tradizionale
Fonti: Elledici
Uso: acclamazione al vangelo
Forma musicale: acclamazione con strofe
Rit. Alleluia, alleluia, alleluia.
1. La santa Pasqua illumini
di viva fede gli uomini
redenti e fatti liberi, alleluia.
2. Dal cielo scende un angelo,
splendente come folgore,
la grande pietra rotola, alleluia.
3. Non lutto, non più lacrime,
il pianto ceda al giubilo
sconfitte son le tenebre, alleluia!
4. Dinanzi a lui prostriamoci,
la gioia intoni un cantico
che durerà nei secoli, alleluia!
Il testo
I contenuti espressi nelle strofe richiamano con linguaggio immediato sia gli avvenimenti accaduti il primo giorno della settimana, così come li troviamo raccontati nei Vangeli della Domenica di Pasqua (
Gv 20,1-9; Mt 28,1-10; Mc 16,1-7; Lc 24,13-35) sia echi di testi liturgici delle celebrazioni pasquali (fra tutti lExultet e il Victimae paschali laudes): nel Cristo risorto, luce che non ha tramonto, tutto si rinnova, lumanità è resa libera dalla morte, è salvata per sempre. È allora tempo di canto, di gaudio, di lode perenne, è tempo di esultare con lAlleluia, acclamazione pasquale per eccellenza che - nel nostro caso - incornicia e sottolinea ogni versetto.
La musica
La melodia originale di questo canto ci riporta allatmosfera modale gregoriana, trattandosi infatti di un adattamento del noto O filii et filiae composto sul I modo (protus) trasposto alla IV superiore, ovvero in SOL. Se lestensione complessiva è di una comoda 8a, si può notare come il ritornello graviti soprattutto attorno alla tonica, a differenza della strofa che acquista un maggiore slancio fino a giungere al re acuto. Il procedere per grado congiunto, o poco più, rende questo canto immediato e accessibile, almeno nel ritornello, a qualsiasi assemblea. Ladattamento popolare del metro libero gregoriano dà origine sul finire delle frasi a uninteressante ritmica che spezza landamento del 3/4 e che potremmo interpretare come emiolia.
Quando e come utilizzarlo
Nella forma completa, può essere intonato allinizio della celebrazione eucaristica a Pasqua e nella Domenica in albis (che è la seconda di e non dopo Pasqua), ma anche dopo la Comunione come risonanza, come occasione per una felice sosta dellanima dinanzi al Risorto. Utilizzando il solo ritornello, associato a un modulo appropriato per il versetto (es: Casa del Padre n° 246) può servire come acclamazione al Vangelo durante il tempo pasquale, al termine del quale è bene riporre il tutto per poterlo attendere e gustare alla Pasqua successiva. Fatta salva lalternanza fra assemblea (ritornello) e solista o coro (strofe, anche alternando voci femminili e maschili), si suggeriscono due possibili interpretazioni:
a) unesecuzione che, in qualche modo, cerchi di ricreare il clima gregoriano, con suono ben legato, pochi appoggi, vocalità contenuta e leggera che conduca a uno stupore intimo davanti al mistero della risurrezione. In questo caso si potrebbe pensare anche al canto a voce scoperta, facendo eventualmente intervenire lorgano solamente sul ritornello qualora fosse necessario sostenere lintonazione dellassemblea;
b) un piglio più acclamante, più teso alla festa, allannuncio, che marchi maggiormente la divisione misurata, contando comunque quasi in uno. Con questa soluzione potrebbero starci anche altri strumenti (es. flauto dritto nelle varie tessiture) per introdurre il tema, raddoppiare la melodia o la bella parte interna dellaccompagnamento.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il cantare allunisono/allottava, soprattutto a cappella, è sempre unottima scuola per affinare lintonazione di un coro. In particolare occorrerà prestare attenzione:
- al Re (sotto il rigo) a causa del cambio di registro vocale verso la voce di petto;
- allintervallo di un tono (per effetto del modo gregoriano) tra la sensibile FA e la tonica SOL.
La liturgia della Parola
Salmo
Per Celebrare
Dalla Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis (16 gennaio 1988)
97. Si celebri la messa del giorno di pasqua con grande solennità. È opportuno oggi compiere laspersione dellacqua, benedetta nella veglia, come atto penitenziale. Durante laspersione si canti lantifona «Ecco lacqua», o un altro canto di carattere battesimale. I vasi che si trovano allingresso della chiesa vengano riempiti con la stessa acqua.
98. Si conservi, dove già è in vigore, o secondo lopportunità si instauri, la tradizione di celebrare nel giorno di pasqua i vespri battesimali, durante i quali al canto dei salmi si fa la processione al fonte.
99. Il cero pasquale, da collocare presso lambone o vicino allaltare, rimanga acceso almeno in tutte le celebrazioni liturgiche più solenni di questo tempo, sia nella messa, sia a lodi e vespri, fino alla domenica di pentecoste. [
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Al termine della veglia pasquale si consiglia di sciogliere lassemblea col canto dellantifona mariana Regina Cæli (RN 218)
Suggerimenti per lanimazione musicale
Canto di ingresso: Alleluia, giorno di Cristo risorto (RN 126)
Aspersione: Acqua viva (RN 162)
Gloria: Gloria (RN 7) oppure Gloria a Dio (RN 6)
Sequenza: Victimae Paschali (RN 195)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia! La Santa Pasqua (RN 167)
Professione di fede: Credo in unum Deum (RN 17) oppure Io credo in Dio - Simbolo apostolico (RN 18)
Preghiera universale: Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (RN 19)
Presentazione delle offerte: Cristo è risorto, alleluia (RN 172) oppure solo organo
Santo: Sanctus (RN 21) oppure Santo (RN 25)
Mistero della fede: Annunciamo la tua morte, Signore (RN28)
Amen della dossologia: Amen! (RN31)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione allembolismo: Tuo è il regno (RN 35)
Frazione del pane: Agnus Dei (RN 39) oppure Agnello di Dio (RN 37)
Comunione: Nei cieli un grido risuonò (RN 180)
Canto dopo la comunione: Cristo risorto (RN 174)
Congedo: Congedo Pasquale (RN 164)