Il viaggio dei Magi è immagine del viaggio della vita di ogni uomo. Luomo è camminatore, viandante, nomade, viaggiatore, esploratore, e
. pellegrino, colui cioè che si mette sulla tracce non di uno sconosciuto qualsiasi ma di Colui che ha fatto il primo passo verso il cuore delluomo e poi gli si è affiancato per guidarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e nei momenti di fatica sostare con lui: Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te (S. Agostino). Viaggiare per fede è qualcosa di più di unescursione, è un percorso di ricerca: non solo di un luogo, di una meta o di un approdo, ma anche di senso, di verità, di cambiamento. Ricerca di quiete e di pace. Bisogno di sosta, riposo, incanto. Bisogno di capire. Ecco perché lhomo viator è luomo della domanda: ma chi sono? dove sto andando? cosa voglio raggiungere? cosa mi aspetta? I Magi non sono vagabondi ma cercatori di verità, cercatori di Dio. Amano avventurarsi in territori sconosciuti. Anche oggi chi ama avventurarsi in territori sconosciuti, chi sa meravigliarsi dellaltrui originalità, sa di trovare se stesso appunto attraverso gli altri. Ma soprattutto nel totalmente Altro. E quando lo trovano si prostrano e adorano. Quando luomo ha incominciato a superare la sedentarietà lo ha fatto per dirigersi verso un luogo reso poi sacro per ciò che ha sperimentato o gli è stato manifestato. E lì ha continuato a tornare quando aveva bisogno di ritrovare la voglia di vivere e di sperare.
Atteggiamenti
Vivere il viaggio più difficile: lincontro con laltro, soprattutto se diverso da sé. La tradizionale festa dei popoli, lattenzione allinfanzia missionaria, i momenti di condivisione con le persone immigrate presenti nel territorio sono esperienze da consolidare.