1. Repertorio proposto
Acclamazione al Vangelo: Gloria e lode a te (RN 16)
Preghiera universale: Kyrie, eleison (Messale Romano)
Ostensione della Croce: Ecce lignum Crucis (RN 127) oppure Ecco il legno della croce (RN 128)
Adorazione della Croce: Vexilla regis (RN 144), Croce di Cristo (RN 130), O mio popolo (RN 133)
Comunione: O Croce gloriosa (RN 142)
2. Scheda canto: Proposta musicale dal Repertorio Nazionale
Ecco il legno della croce (RN 128)
Testo: Messale Romano
Musica: Messale Romano
Fonti: © Libreria Editrice Vaticana
Uso: ostensione della Croce, Venerdì Santo
Forma musicale: acclamazione
Ecco il legno della Croce
al quale fu appeso il Cristo,
Salvatore del mondo.
Rit. Venite, adoriamo.
Il testo
Si è appena conclusa la grande liturgia della Parola (proclamazione della Passione secondo Giovanni e Preghiera universale). Viene il momento di compiere il gesto che, visivamente e spiritualmente, riassume lo spirito di tutta questa celebrazione: lostensione e la venerazione della croce. Prima che ogni singolo membro dellassemblea si accosti per venerare il crocifisso, la croce viene presentata solennemente.
La musica
La melodia dell'invito ha un disegno chiaro: una cadenza grave (...della croce), una acuta (...il Cristo) e una media (...del mondo). Occorre eseguire di slancio, pur osservando i due piccoli neumi sulle sillabe del-la e Salva-to-re. Così pure, appoggiare bene le note con il trattino superiore: Croce, Cristo e mondo.
La melodia della risposta è molto semplice, da articolare bene, rispettando la virgola. Attenzione alla prima nota, che è una quarta sopra lultima nota del celebrante.
Quando e come utilizzarlo
È lacclamazione del Venerdì Santo allostensione della Croce. Ha la sua unicità e deve essere preservata.
Questo dialogo viene cantato tre volte: ogni volta, un tono sopra il precedente. Il ministro cantore dovrebbe prendere lultima nota della melodia dellassemblea, e farla diventare la prima della sua nuova proposta. Per evitare che la terza ripresa sia troppo alta, conviene forse cominciare il tutto col FA invece che col SOL come indicato nel Messale.