1. Repertorio proposto
Canto di ingresso: In te la nostra gloria(RN 115)
Atto penitenziale: Kyrie, eleison (RN 2)
Gloria: Gloria a Dio (RN 5)
Acclamazione al Vangelo: Gloria e lode a te (RN 16)
Lavanda dei piedi: Io vi do un grande esempio (RN 360)
Preghiera universale: Preghiamo insieme e cantiamo (RN 20)
Presentazione delle offerte: Ubi caritas est vera (RN 121) oppure Dovè carità e amore (RN 124)
Santo: Santo (RN 27)
Mistero della fede: Ogni volta che mangiamo(RN 29)
Amen della dossologia: Amen! (RN32)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione allembolismo: Tuo è il regno (RN 35)
Frazione del pane: Agnello di Dio (RN 37)
Comunione: Sei tu, Signore, il pane (RN 378)
Processione per la reposizione del Santissimo Sacramento: Pange lingua (RN 91)
Adorazione: Adoriamo Gesù Cristo (RN 123)
2. Scheda canto: Proposta musicale dal Repertorio Nazionale
Testo: S. Paolino di Aquileia, sec. VIII-IX
Musica: Canto gregoriano
Fonti: © Libreria Editrice Vaticana
Uso: Giovedì Santo
Forma musicale: inno antifonico
Rit. Ubi caritas est vera (et amor), Deus ibi est.
1. Congregavit nos in unum Christi amor.
Exsultemus et in ipso jucundemur.
Timeamus et amemus Deum vivum.
Et ex corde diligamus nos sincero.
2. Simul ergo cum in unum congregamur:
ne nos mente dividamur, caveamus.
Cessent iurgia maligna, cessent lites.
Et in medio nostri sit Christus Deus.
3. Simul quoque cum beatis videamus
glorianter vultum tuum, Christe Deus:
gaudium, quod est immensum atque probum,
saecula per infinita saeculorum.
(traduzione conoscitiva)
Dove lamore è vero, lì abita Dio.
Ci ha radunati lAmore di Cristo,
esultiamo e rallegriamoci in quellAmore.
Temiamo e amiamo il Dio vivo
e amiamoci con cuore sincero.
Quindi, mentre siamo radunati insieme
stiamo bene attenti a non essere divisi nellanimo.
Cessino gli alterchi maligni, cessino le liti
e in mezzo a noi ci sia Cristo.
O Cristo Dio, fa che possiamo gloriosamente vedere,
insieme con i beati, il tuo volto,
che è gioia infinita e vera,
per i secoli dei secoli.
Il testo
È il canto dellamore fraterno, conosciuto anche nella versione Ubi caritas et amor, che da sempre accompagna il rito della lavanda dei piedi. Il testo, che risale allVIII secolo, ed attribuito a San Paolino di Aquileia, è tutta unesortazione allunità fra i cristiani.
La musica
Un inno strofico, con il ritornello affidato allassemblea e le strofe ad un solista o ad un piccolo coro. Scritto nel modo VI, non presenta eccessive difficoltà, sicuramente non è adatto per un coro alle primissime armi, ma non sono richieste particolari doti. La maggior difficoltà è il ritmo: essendo basato sulla parola, occorre attribuire il primato al fluire denso del testo, senza ostinarsi a voler rendere mensurale la bella melodia.
Quando e come utilizzarlo
È un inno per il Giovedì Santo, per lesattezza la celebrazione nella Cena del Signore. Adatto anche durante la settimana di preghiera per lunità dei cristiani, oppure negli incontri ecumenici, o in tutte le situazioni in cui si prega per la pace. Si eviti la tendenza a rallentare o ad appesantire.