Cantate al Signore (RN 262)
Musica: L. Ciaglia
Fonti: Paoline
Uso: ingresso, lode
Forma musicale: cantico responsoriale
Cantate al Signore un canto nuovo,
la sua lode nellassemblea dei fedeli;
gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
1. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Cantate al Signore un canto nuovo
2. Benedetto sei tu, nel tuo tempio santo e glorioso.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, sul trono del tuo regno.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Cantate al Signore un canto nuovo
3. Benedetto sei tu, nel firmamento del cielo.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Il testo
E questo è un cantico di pace, un cantico d'amore. Chiunque si separa dalla comunione dei santi non canta il cantico nuovo: segue infatti la via dell'animosità che è roba vecchia, non quella della carità, che è nuova. [
]Dal quale testo si ricava che chi non canta nell'unità con tutta la terra canta il cantico vecchio, qualunque siano le parole che pronunzi la sua bocca. Così santAgostino, nella sua esposizione sul salmo 149, spiega il senso di questo cantico.
Il testo rafforza ancor più laspetto laudativo integrando in esso porzione del cantico detto dei tre giovani che è possibile leggere nel libro del Profeta Daniele.
La musica
Un canto di lode, di festa, di gioia che si inserisce bene nella liturgia della quinta domenica di Pasqua, la quale prevede come antifona di ingresso proprio porzione del
salmo 149.
Non è un canto moscio, ma neanche un canto dai ritmi forsennati: è un canto di lode.
Apprezzabile lo sforzo dellautore di trasporre la metrica testuale delle strofe in metrica musicale: un eccellente esempio di studio per i molti che non sanno cantillare.
Quando e come utilizzarlo
Nel caso rituale specifico è un canto di ingresso, ma può benissimo inserirsi in altre celebrazioni, non esclusivamente eucaristiche, dove è forte la presenza del tema della gioia, della lode, del ringraziamento.
Si ponga attenzione alle indicazioni esecutive presenti in partitura con la suddivisione pochi, tutti, solo: il loro rispetto permetterà una partecipazione vera a tutti i livelli.
La liturgia della Parola
Per Celebrare
Dalla Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis (16 gennaio 1988)
100. La celebrazione della pasqua continua nel tempo pasquale. I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di risurrezione alla domenica di pentecoste, si celebrano nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come «la grande domenica».
Suggerimenti per lanimazione musicale
Canto di ingresso: Cantate al Signore (RN 262)
Aspersione: Sorgente dacqua (RN 161)
Gloria: Gloria a Dio (RN 6)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia pasquale (RN 11)
Professione di fede: Io credo in Dio - Simbolo apostolico (RN 18)
Preghiera universale: Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (RN 19)
Presentazione delle offerte: Benedetto sei tu, Signore (RN 261) oppure solo organo
Santo: Santo (RN 25)
Mistero della fede: Annunciamo la tua morte, Signore (RN28)
Amen della dossologia: Amen! (RN31)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione allembolismo: Tuo è il regno (RN 35)
Frazione del pane: Agnello di Dio (RN 37)
Comunione: Sono risorto (RN 188)
Canto dopo la comunione: Abbiamo mangiato il pane (RN 344)