Questo intervento si concentra sulla liturgia o, più propriamente, sulla “vita liturgica” delle nostre Chiese. Si tratta di un vissuto particolarmente importante, che merita di essere preso in profonda considerazione per i valori di cui è portatore e per alcune difficoltà che oggi reca con sé. Il lavoro svolto in ordine alla terza edizione italiana del Messale Romano e ciò che si potrà prevedere dal momento della sua promulgazione offrono un punto di approdo chiaro alla riflessione. Tuttavia è opportuno mantenere almeno in un primo momento l’orizzonte ampio sulla liturgia in genere.
L’ancoraggio al Messale Romano ci ricorda in ogni caso che il punto di riferimento del nostro lavoro è dato inevitabilmente dal rinnovamento voluto per la Chiesa del nostro tempo dal Concilio Vaticano II. Recentemente papa Francesco ha ricordato che «la riforma liturgica è irreversibile»[1]. Su questo solco può e deve muoversi, quindi, il cammino della pastorale liturgica, a sua volta necessario per realizzare i valori intesi e indicati dai padri conciliari e per sviluppare ulteriormente una “buona vita liturgica” nella Chiesa del nostro tempo. L’attenzione a questo obiettivo può certamente valorizzare e prolungare l’impegno che le Chiese in Italia nel loro insieme hanno già espresso in questi decenni.
[1] Discorso del santo padre Francesco ai partecipanti alla 68.ma Settimana Liturgica Nazionale, 24 agosto 2017.