· Questa solennità mariana alle porte dellAvvento è «celebrazione congiunta della Concezione immacolata di Maria, della preparazione radicale (cfr.
Is 11,1.10) alla venuta del Salvatore, e del felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga» (
Paolo VI, Marialis cultus, 3) e come tale domanda di essere celebrata. Senza reprimere le espressioni della devozione popolare allImmacolata, è necessario far emergere il dato biblico e teologico del mistero celebrato e il suo riflesso sul cammino della Chiesa. Maria, fin dal suo primo istante di vita, è stata fatta oggetto dello sguardo benedicente di Dio, in vista del dono straordinario che lavrebbe riguardata: essere madre del Figlio di Dio fatto uomo. La bellezza che risplende in Maria è lanticipo e linizio della bellezza che risplende sui figli della Chiesa salvati dal mistero della Pasqua di Cristo. Mentre essi vivono il cammino di Avvento guardano a Maria affinché tutta la loro esistenza possa essere segnata dallamore di Dio per il quale nulla è impossibile.
· La cura dello spazio celebrativo, lattenzione per il canto, la gestione degli interventi di parola nel rito, riflettano la via della bellezza evitando stili oleografici o freddi schemi puramente razionali. Il canto deve esprimere adeguatamente il mistero di Maria nella storia della salvezza e i testi liberi (monizioni, preghiera dei fedeli) abbiano unintonazione poetica. Non si tratta, infatti di spiegare quanto di stupirsi di fronte alliniziativa ineffabile di Dio a imitazione di colei che con il suo cantico di lode ha magnificato il nome dellOnnipotente.
· La celebrazione può concludersi con un gesto di venerazione a Maria. Dopo lorazione dopo la comunione si può innalzare un canto alla Vergine Maria (tratto anche dalla tradizione popolare) e onorare limmagine con il profumo dellincenso oppure con un omaggio floreale o con laccensione di una lampada a ricordo della fede di Maria.