UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Venerdì Santo

Dal Repertorio Nazionale Croce di Cristo (RN 130) Testo: F. RainoldiMusica: F. RainoldiFonti: EllediciUso: adorazione della croceForma musicale: Litania  A 1. Croce di Cristo, legno benedetto.Ave, ave!2. Croce di Cristo, albero di vita.3. Croce di Cristo, divino tesoro.4. Croce di Cristo, faro della storia.5. Croce di Cristo, bilancia del giudizio.6. Croce di Cristo, arma invincibile.7. Croce di Cristo, […]
14 Febbraio 2012

Dal Repertorio Nazionale

 
Croce di Cristo (RN 130)
 
Testo: F. Rainoldi
Musica: F. Rainoldi
Fonti: Elledici
Uso: adorazione della croce
Forma musicale: Litania
 
 
A
1. Croce di Cristo, legno benedetto.
Ave, ave!
2. Croce di Cristo, albero di vita.
3. Croce di Cristo, divino tesoro.
4. Croce di Cristo, faro della storia.
5. Croce di Cristo, bilancia del giudizio.
6. Croce di Cristo, arma invincibile.
7. Croce di Cristo, terrore dei demoni.
8. Croce di Cristo, luce sul mondo.
9. Croce di Cristo, arca per i naufraghi.
10. Croce di Cristo, porto dei salvati.
11. Croce di Cristo, sovrana protezione.
 
B
1. Cristo crocifisso, amore del Padre.
Nel tuo regno ricordati di noi!
2. Cristo crocifisso, sorgente dello Spirito.
3. Cristo crocifisso, agnello e pastore.
4. Cristo crocifisso, riscatto della colpa.
5. Cristo crocifisso, perfetta espiazione.
6. Cristo crocifisso, nostra riconciliazione.
7. Cristo crocifisso, fonte della pace.
8. Cristo crocifisso, nuova alleanza.
9. Cristo crocifisso, abbraccio universale.
10. Cristo crocifisso, benedizione del mondo.
11. Cristo crocifisso, luce agli smarriti.
 
A
12. Croce di Cristo, bastone della Chiesa.
13. Croce di Cristo, sostegno dei deboli.
14. Croce di Cristo, difesa dei poveri.
15. Croce di Cristo, forza dei martiri.
16. Croce di Cristo, corona dei fedeli.
17. Croce di Cristo, sapienza dei giusti.
18. Croce di Cristo, vanto dei credenti.
19. Croce di Cristo, gloria dei redenti.
20. Croce di Cristo, diadema dei santi.
21. Croce di Cristo, sorgente della vita.
22. Croce di Cristo, morte della morte.
 
B
12. Cristo crocifisso, conforto degli afflitti.
13. Cristo crocifisso, medico dei deboli.
14. Cristo crocifisso, tesoro degli apostoli.
15. Cristo crocifisso, sposo dei vergini.
16. Cristo crocifisso, dignità dei sacerdoti.
17. Cristo crocifisso, cuore della Chiesa.
18. Cristo crocifisso, centro dell’unità.
19. Cristo crocifisso, grappolo di vita.
20. Cristo crocifisso, roveto sempre ardente.
21. Cristo crocifisso, ultima parola.
22. Cristo crocifisso, lampada del cielo.
 
 
Il testo
 
Non è facile fare in modo che tutta la realtà profonda della croce, della crocifissione e del crocifisso mantengano tutta la loro forza provocatoria e insieme tutta la loro carica simbolica nell’ambito della fede. Questa litania cerca di mettere in campo lo strumento della nostra liberazione insieme con colui che ha saputo interiormente superare la brutalità dell’esecuzione per farne un’offerta e, finalmente, un gesto di amore per ogni uomo, suo fratello. Il legno non ha senso senza colui che vi è appeso; l’amore di Dio non schiva l’estrema durezza della tortura e della morte. Così tutta la tradizione cristiana liturgica ha venerato il mistero della croce. L’invocazione della sezione B utilizza le parole stesse di un personaggio quanto mai presente: quello del “buon ladrone”. Se dunque invochiamo un crocifisso, siamo invitati a farlo già condividendo, in qualche modo la sua croce.
 
 
La musica
 
È essenziale, per cogliere lo spirito di questa litania, far giocare continuamente le due sezioni A e B, l’una imperniata sulla Croce di Cristo, l’altra sul Cristo crocifisso. La forma della litania consente di dipanare, con regolare movimento descrittivo, uno per uno gli aspetti del Calvario. Sono le voci soliste che se ne incaricano, e hanno molta responsabilità. Nello stesso tempo, la risposta di tutti non permette a nessuno di restare fuori come curioso spettatore. Le melodie, assai trattenute, hanno lo slancio minimo sufficiente a dar forma al canto, ma in clima composto e sobrio. Così andrebbe cantato.
 
 
Quando e come utilizzarlo
 
Il canto nasce per il rito dell’adorazione della croce al Venerdì Santo.
L’accompagnamento per organo non pone problemi. Impegnarsi a tenere un ritmo ferreamente preciso.
Se vi sono motivi per non cantare la litania intera, collegare gli aspetti che hanno più affinità.
 
 
2. La liturgia della Parola
 
 
 
Per Celebrare
 
Dalla Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis (16 gennaio 1988)
63. Si faccia la celebrazione della passione del Signore nelle ore pomeridiane e specificamente circa le ore tre del pomeriggio. Per motivi pastorali si consiglia di scegliere l’ora più opportuna, in cui è più facile riunire i fedeli: per es. da mezzogiorno o in ore più tarde, non oltre però le ore ventuno.
64. Si rispetti religiosamente e fedelmente la struttura dell’azione liturgica della passione del Signore (liturgia della parola, adorazione della croce e santa comunione), che proviene dall’antica tradizione della chiesa. A nessuno è lecito apportarvi cambiamenti di proprio arbitrio.
65. Il sacerdote e i ministri si recano all’altare in silenzio, senza canto. Se vengono dette parole di introduzione, ciò sia fatto prima dell’ingresso dei ministri.
Il sacerdote e i ministri, fatta la riverenza all’altare, si prostrano in terra: tale prostrazione, come rito proprio di questo giorno, si conservi con cura, per il significato che assume di un’umiliazione dell’«uomo terreno» e della mestizia dolorosa della chiesa.
Durante l’ingresso dei ministri i fedeli rimangono in piedi. Quindi anche loro si inginocchiano e pregano in silenzio.
66. Le letture siano proclamate integralmente. Il salmo responsoriale e il canto al Vangelo vengono eseguiti nel modo consueto. La storia della passione del Signore secondo Giovanni si canta o si legge come nella domenica precedente (cf. n. 33). Terminata la storia della passione, si faccia l’omelia. Alla fine di essa i fedeli possono essere invitati a sostare per breve tempo in meditazione.
67. Si faccia la preghiera universale secondo il testo e la forma tramandati dall’antichità, in tutta la prevista ampiezza di intenzioni, per il significato che essa ha di espressione della potenza universale della passione di Cristo, appeso sulla croce per la salvezza di tutto il mondo. In caso di grave necessità pubblica l’ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione.
Èconsentito al sacerdote scegliere, tra le intenzioni proposte nel messale, quelle più adatte alle condizioni del luogo, purché venga rispettata la successione delle intenzioni, indicata di solito per la preghiera universale.
68. La croce da mostrare al popolo sia sufficientemente grande e di pregio artistico. Per questo rito si scelga la prima o la seconda formula indicata nel messale. Tutto questo rito si compia con lo splendore di dignità che conviene a tale mistero della nostra salvezza: sia l’invito fatto nel mostrare la santa croce che la risposta data dal popolo si eseguano con il canto. Non si ometta il silenzio riverente dopo ciascuna prostrazione, mentre il sacerdote celebrante rimane in piedi tenendo elevata la croce.
69. Si presenti la croce all’adorazione di ciascun fedele, perché l’adorazione personale della croce è un elemento molto importante in questa celebrazione. Si adoperi il rito dell’adorazione fatta da tutti contemporaneamente solo nel caso di un’assemblea molto numerosa.
Per l’adorazione si presenti un’unica croce, nel rispetto della verità del segno. Durante l’adorazione della croce si cantino le antifone, i «Lamenti del Signore» e l’inno, che ricordano in modo lirico la storia della salvezza, oppure altri canti adatti.
70. Il sacerdote canta l’invito alla preghiera del Signore che tutti eseguono con il canto. Non si dà il segno della pace.
La comunione si distribuisce secondo il rito descritto nel messale. Durante la comunione si può cantare il salmo 21 o un altro canto adatto. Finita la distribuzione della comunione si porta la pisside nel luogo già preparato fuori della chiesa.
71. Dopo la celebrazione si procede alla spogliazione dell’altare, lasciando però la croce con quattro candelieri. Si prepari in chiesa un luogo adatto (per es. la cappella di reposizione dell’eucaristia nel giovedì santo), ove collocare la croce del Signore, che i fedeli possano adorare e baciare e dove ci si possa trattenere in meditazione.
 
 
Suggerimenti per l’animazione musicale
 
Si riduca al minimo l’utilizzo degli strumenti musicali soprattutto fuori dall’accompagnamento del canto. Preferibile il canto non accompagnato.
 
Salmo responsoriale: testo e partitura (pdf)   -   musica  (mp3)
 
Acclamazione al Vangelo: Gloria e lode a te (RN 16)
Preghiera universale: Kyrie, eleison (Messale Romano)
Ostensione della Croce: Ecce lignum Crucis (RN 127) oppure Ecco il legno della croce (RN 128)
Adorazione della Croce: Vexilla regis (RN 144), Croce di Cristo (RN 130), O mio popolo (RN 133)
Comunione: O Croce gloriosa (RN 142)