1. Repertorio proposto
Inizio: Osanna al Figlio di David (RN 106)
Processione in onore di Cristo Re: A te sia gloria (RN 103)
Ingresso in chiesa: Sei giorni prima della Pasqua (RN 107)
Acclamazione al Vangelo: Cristo Signore,gloria e lode a te (RN 15)
Preghiera universale: Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (RN 19)
Presentazione delle offerte: Signore, dolce volto (RN 137) oppure silenzio
Santo: Santo (RN 25)
Mistero della fede: Tu ci hai redenti con la tua croce (RN 30)
Amen della dossologia: Amen! (RN31)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione allembolismo: Tuo è il regno (RN 36)
Frazione del pane: Agnello di Dio (RN 37)
Comunione: Padre, se questo calice (RN 109) oppure Padre, se questo calice (RN 110)
2. Scheda canto: Proposta musicale dal Repertorio Nazionale
Osanna al Figlio di David (RN 106)
Testo: Messale Romano
Musica: N.Vitone
Fonti: ElleDiCi
Uso: Domenica delle Palme
Forma musicale: antifona
Osanna al Figlio di David!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
egli è il Re dIsraele.
Osanna nellalto dei cieli.
Il testo
Il testo di questo canto è costituito dallantifona di ingresso della commemorazionedell'ingresso di Gesù in Gerusalemme nella liturgia della Domenica delle Palme. Sono le parole che, secondo il vangelo di Matteo (Mt 21,9) la folla di Gerusalemme rivolse a Gesù durante il suo ingresso trionfale nella città santa.
Nellaccogliere il Re-Messia, la folla si ispira al Salmo 118 esprimendo il saluto e laugurio che gli abitanti di Gerusalemme e, in modo particolare i sacerdoti, porgevano ai pellegrini in arrivo nella città santa.
La musica
Il canto è breve e conciso, strutturato in una iniziale proposta della schola che acclama al Figlio di David e in una risposta acclamatoria finale dellassemblea che ripete una porzione del modulo melodico della parte intermedia del brano. Interessante la scelta ritmica dellautore che, facendo ricorso alla figura della sincope, risolve laccento testuale dellOsanna attribuendo forza e vigore.
Quando e come utilizzarlo
La collocazione liturgica di questo canto è chiara: non può essere altro che la sigla dapertura della Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme nella liturgia della Domenica delle Palme.
Non avendo versetti salmodici intercalari non si presta a diventare una sorta di ritornello reiterabile, dunque mal si addice ad un eventuale utilizzo durante la processione delle palme. In quella occasione, poi, la liturgia propone altri testi per gli interventi successivi. Lutilizzo di questo canto dopo la Liturgia della Parola è da sconsigliare, perché da quel momento in poi tutta lattenzione della celebrazione si sposta sulla Passione.
Trattandosi di una acclamazione breve, questo canto richiede unesecuzione sicura, precisa ritmicamente, forte e decisa da parte dellassemblea. Indispensabile la suddivisione in schola e tutti.