UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Vocazioni

Spunti per la Veglia Ecumenica (Dalla PONTIFICIA OPERA PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI, Nuove Vocazioni per una Nuova Europa, Documento finale del Congresso sulle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata in Europa, Roma, 5-10 maggio 1997). La dimensione ecumenica 20. L'Europa odierna, ha bisogno di nuovi santi e di nuove vocazioni, di credenti capaci di " gettare ponti […]
13 Novembre 2012
Spunti per la Veglia Ecumenica
 
(Dalla PONTIFICIA OPERA PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI, Nuove Vocazioni per una Nuova Europa, Documento finale del Congresso sulle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata in Europa, Roma, 5-10 maggio 1997).
 
La dimensione ecumenica
 
20. L'Europa odierna, ha bisogno di nuovi santi e di nuove vocazioni, di credenti capaci di " gettare ponti " per unire sempre più le Chiese. È un tipico aspetto di novità, questo, un segno dei tempi della pastorale vocazionale di fine millennio. In un continente segnato da una profonda aspirazione unitaria, le Chiese devono dare per prime l'esempio d'una fraternità più forte di qualsiasi divisione e pur sempre da costruire e ricostruire. " La pastorale vocazionale oggi in Europa deve avere una dimensione ecumenica. Tutte le vocazioni, presenti in ogni Chiesa d'Europa, sono impegnate insieme ad assumere la grande sfida dell'evangelizzazione alle soglie del terzo millennio, dando una testimonianza di comunione e di fede in Gesù Cristo, unico salvatore del mondo ".(45)
In tale spirito d'unità ecclesiale vanno promossi e favoriti la condivisione dei beni che lo Spirito di Dio ha seminato ovunque e l'aiuto reciproco tra le Chiese.
 
 
Le Chiese Cattoliche d'Oriente
 
21. Maggiore attenzione, da parte delle Chiese dell'Europa occidentale, deve essere data ai cammini spirituali e formativi delle Chiese Cattoliche Orientali; questo non può che esercitare un benefico influsso sulla pastorale vocazionale di tutte le Chiese.
Singolare importanza ha la santa Liturgia in ordine alla formazione delle vocazioni per le Chiese d'Oriente. Essa è il luogo dove si fa la proclamazione e l'adorazione del Mistero della salvezza e dove nasce la comunione e si costruisce la fraternità fra i credenti, sino a diventare la vera formatrice della vita cristiana, la sintesi più completa dei suoi vari aspetti. Nella Liturgia la confessione gioiosa di appartenere alla tradizione delle Chiese d'Oriente è unita alla piena comunione con la Chiesa di Roma.
Non si può essere suscitatori di vocazioni al sacerdozio e alla vita monastica se non si ritorna alle fonti delle proprie tradizioni originarie, in sintonia con i Santi Padri e con il loro profondo senso della Chiesa. Questo processo di grande respiro richiede tempo, pazienza, rispetto della sensibilità dei fedeli, ma anche determinazione.
Per questo i Vescovi, i Superiori religiosi e gli Operatori pastorali delle Chiese Cattoliche Orientali d'Europa sono sollecitati a sentire l'urgenza per tutte le loro Chiese, ricuperando e custodendo integro il rispettivo patrimonio liturgico, che contribuisce in modo insostituibile alla nascita e allo sviluppo della teologia e della catechesi. Questo, sull'esempio del metodo mistagogico dei Padri, apre all'esperienza della chiamata e della vita spirituale, e matura un sicuro e forte spirito ecumenico.(46)
Nelle esperienze ecclesiali diversificate, e attraverso studi che presentano il patrimonio storico, teologico, giuridico e spirituale delle proprie Chiese d'appartenenza, i giovani orientali possono opportunamente trovare ambienti educativi adatti a maturare il senso universale della loro dedizione a Cristo e alla Chiesa.
È compito dei Vescovi promuovere, accostare con simpatia e accompagnare con cura paterna i giovani che singolarmente o in gruppo domandano di dedicarsi alla vita monastica valorizzando il carisma delle comunità monastiche, ricche di formatori e di guide spirituali.