Incontri propedeutici via web, nei giorni 16, 23 e 30 giugno 2021 – dalle h. 17.00 alle 19.00
La presente versione digitale della terza edizione italiana del Messale Romano contiene i file audio delle melodie e dei canti previsti per il rito della Messa, al fine di favorirne l’ascolto e l’apprendimento.
Considerata la Nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Prot. N. 96/21), tenuto conto della ripresa delle celebrazioni in presenza dell’assemblea, la Conferenza Episcopale Italiana offre alcune indicazioni per le celebrazioni della Settimana Santa.
La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di più originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera è evento, è accadimento, è presenza, è incontro. È un incontro con Cristo.
Volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, può esprimere in modo assai eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità.
Impone le ceneri a quanti si avvicinano a lui o, se opportuno, egli stesso si avvicina a quanti stanno in piedi al loro posto. Il sacerdote prende le ceneri e le lascia cadere sul capo di ciascuno, senza dire nulla.
Per promuovere il canto del celebrante si offrono le registrazioni di tutte le melodie presenti nella terza edizione italiana del Messale Romano, sia di quelle presenti nel corpo del testo, sia di quelle riportate nell’Appendice.
Tenuto conto delle diverse situazioni, è stato detto, sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di “orientare” i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno.
Tra gli arricchimenti presenti nella terza edizione italiana del Messale Romano vi è l’inserimento di un formulario eucologico proprio per la Messa vespertina nella vigilia della solennità dell’Epifania del Signore, da celebrarsi, come afferma la rubrica, nelle ore serali della vigilia, o prima o dopo i Primi Vespri della solennità